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Allo studio 59 nuovi antibiotici

Farmaci Redazione DottNet | 12/02/2019 13:41

Diciassette di questi sono per le infezioni più pericolose

 Nuovi antibiotici per combattere anche i più insidiosi batteri, oggi sempre più resistenti alle terapie disponibili. "Al momento, nel mondo, vengono utilizzati oltre 700 farmaci antimicrobici, di cui 450 antibiotici (specificamente mirati contro batteri), 177 antivirali, 88 antiprotozoari e 13 antielmintici. Ma la ricerca sta provvedendo a mettere a punto nuove armi, da sostituire a quelle 'spuntate': attualmente ci sono nuovi 59 antibiotici in sperimentazione, di cui 17 per le infezioni più pericolose". A tracciare il quadro Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, in un recente incontro sul tema della resistenza antimicrobica (Amr). "Ben 2,4 milioni di persone - sottolinea - potrebbero perdere la vita in Europa, Nord America e Australia nel periodo 2015-2050, a causa dell' antimicrobico-resistenza.

E secondo le previsioni, Italia, Grecia e Portogallo si collocherebbero ai primi posti tra i Paesi dell' Ocse per i più alti tassi di mortalità da Am. L' impatto economico di questa situazione potrebbe avere nel 2050, nella peggiore delle ipotesi, ripercussioni più pesanti della crisi finanziaria del 2008-2009, come sostiene la Banca Mondiale". "Farmindustria - aggiunge Massimo Visentin, presidente del gruppo Prevenzione dell' associazione italiana delle industrie del farmaco - sta cercando di fare rete con le istituzioni e le società scientifiche per diffondere la cultura della prevenzione. E affrontare il tema della resistenza agli antibiotici a partire dalla formazione/informazione nelle scuole. A novembre 2018, per esempio, in occasione della settimana europea dedicata alla resistenza antimicrobica, ha organizzato un incontro con le scuole superiori di Bologna. Sono in programmazione ulteriori tappe in altre città d' Italia". Ed è anche allo studio un protocollo di collaborazione con i medici del lavoro presenti nelle aziende associate, da esportare poi eventualmente in altri settori, per sfruttare le loro competenze al fine di diffondere la cultura della prevenzione e del corretto uso degli antibiotici.

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